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Villapiana Lido

Villapiana Lido è una frazione di Villapiana (CS).
Piccola cittadina dell'Alto Jonio cosentino la frazione villapianese era, ed è ancora,
conosciuta anche come " 114 ", per via del casello , sulla linea ferroviaria,
che riportava questo numero ben visibile su due delle sue facciate.
Il casello ferroviario con il passaggio a livello, separava fino al 27 giugno 2010, il centro abitato dalla spiaggia.

Il casello ferroviario di Villapiana Lido

Il casello ferroviario. In alto a sinistra era visibile il numero 114 ossia i km che ci separano da Taranto. Questo numero è stato il primo nome di Villapiana Lido

 

Il numero 114, che il casello riportava sulle facciate Nord e Sud, ora visibile solo sul lato Sud 114+836, indicava i chilometri, e metri, ferroviari che separano Villapiana Lido da Taranto.
Il centro abitato comincia a svilupparsi nei primi anni '50. Erano ancora presenti delle baracche lasciate dai soldati alla fine della seconda guerra mondiale.
Sono stati questi i primi ambienti ad essere usati per una embrionale villeggiatura.
Le prime vere abitazioni in muratura,usando blocchi di tufi, a sorgere tra la ferrovia ed il mare, un gruppo di casette alcune ancora in discrete condizioni, denominate " Villaggio Burzo ", dal nome del costruttore o proprietario, hanno dato il via a quello che poi è diventato una condizione fondamentale per il turismo estivo. Disporre cioè di alloggi da affittare nella bella stagione. I primi fabbricati costruiti invece per un uso commerciale, sono stati il ristorante-albergo con pista da ballo all'aperto, " La Pineta " appena sotto la ferrovia sul lato  destro, il ristorante-albergo Maritato, appena sul lato sinistro, il lido " Nettuno " più vicino al mare ed in posizione centrale rispetto ai due precedenti locali. Locali ancora attivi dei quali solo il lido Nettuno, ha cambiato gestione.

Altro locale dello stesso periodo é il Charlie Brown, sempre sulla sinistra, poco distante dall'albergo " Maritato ". E' una discoteca che negli anni 70 ed inizio 80, ha avuto enorme successo.
Sulle sue piste, tra pini giganteschi che davano al locale un fascino tutto particolare, si sono esibiti cantanti e gruppi famosissimi come I POOH, per citarne uno per tutti.
Intanto anche i privati cominciavano a costruirsi la loro casetta. Generalmente un'ambiente unico, che oggi chiameremmo "monolocale", era adibito a cucina, camera da letto ..., il bagno in casa non era ancora una priorità e quei pochi che si potevano permettere il moderno lusso di poterne disporre, la quasi totalità non disponeva di acqua corrente per lo scarico.
La prima casa in ordine di tempo, per uso unicamente privato è stata quella di nonna Carolina e di Angelo M. marito e moglie. La casetta fu costruita tra la ss 106 e la ferrovia, vicinissimo a quest'ultima, accodata alle baracche dei " militari " che si trovavano ad egual distanza tra ferrovia e ss106.

Cartello stazione Ferroviaria

Nell'immagine sopra, il cartello indicante la stazione ferroviaria.

 
Passaggio a livello - Vecchio accesso al mare

Il passaggio a livello che consentiva l'accesso alla spiaggia. Per anni ha regolato il traffico da e per il mare non solo dei turisti.

 

A seguire, di fronte la casetta di nonna Carolina, costeggiando la ferrovia in direzione Sibari, un'altra casetta venne costruita. I proprietari erano i coniugi Maria e Angelo P., di Castrovillari. Da notare un particolare che per il periodo era una vera comodità se non un lusso; sul lato opposto la ferrovia, dopo le baracche dei militari e subito sotto la statale ss 106, era presente una vasca dotata di acqua corrente. Il termine vasca non sarebbe il più giusto assomigliando quest'ultima più ad un grande contenitore tipo pozzetto in cemento, costruito da maestranze locali. Anche se l'acqua che vi scorreva era ferrosa, la vasca era un vero fiore all'occhiello e vanto per i pochi abitanti. L'acqua proveniva da un pozzo fatto trivellare da G. M. a monte della ss106 e alimentava di acqua " corrente ", sia la vasca che le nascenti attività lato mare. Erano alimentate da quell'acqua, anche tutte le docce dei lidi che i "bagnanti" utilizzavano per lavarsi dalla salsedine, dopo il bagno in mare .

In seguito questo pozzo ha alimentato anche tantissime abitazioni essendo l'unica fonte più o meno potabile disponibile. In seguito, implementata la rete idrica comunale, la condotta dell'acqua ferrata non fu disattivata anzi, chi ne vaveva accesso ha continuato ad usufruirne tenendo separate le due condotte.
Il pozzo è stato cementato i primi giorni di agosto del 2013. Una grave rottura sulla colonna di estrazione, ha fatto decidere per la sua fine. La riparazione e l'utilità che ne sarebbe venuta, non giustificavano i costi di riparazione e successiva manutensione.
Si chiude così, mestamente, un'epoca. A quel pozzo e a chi ha avuto l'intuito di realizzarlo, tutta Villapiana deve molto.

La vasca, giusto per dare una idea della sua posizione fisica, si trovava grosso modo, di fronte l'attuale distributore di benzina.
In seguito è stata smantellata per la poca utilità, vista la presenza della rete comunale e anche per far posto alle nuove costruzioni che si andavano realizzando ...
Villapiana Lido, ancora illustre sconosciuta, era identificata nel territorio come
" contrada Pantano ".
Il brutto anatroccolo stava cedendo il posto al candido cigno ...
N.b. Quasi tutti i dati sono frutto di ricordi personali, vissuti in prima persona o raccontati da conoscenti che li hanno vissuti. Per quanto essi siano certi, qualche errore nella cronologia degli eventi o nei dati stessi, è da prendere in considerazione. Vale per tutte le pagine del sito.


Pozzo-Acqua-Ferrata

Il pozzo dell'acqua ferrata che ha alimentato per anni sia le abitazioni che i lidi. È stato chiuso ad agosto 2013.

 
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